L’ascesa e la Caduta del Fazzoletto da Taschino

Se sei il tipo di persona che si interessa alle tendenze temporanee della moda, avrai sicuramente notato che un accessorio altamente distintivo è tornato in auge dopo un periodo passato fuori dalle scene. Il fazzoletto da taschino ha conosciuto il suo trionfante ritorno, dominando le sfilate di moda, gli eventi da tappeto rosso e reinserendosi in cima alla lista dei desideri di molti. Com’è successo, dov’era stato per tanto tempo e qual è il prossimo passo per il fazzoletto da taschino?

La moda è molto spesso un affare capriccioso – di certo, la volubilità è una delle sue caratteristiche – ed il fatto che un accessorio o un indumento passi di moda un giorno e torni di moda poco dopo non è affatto strano. È per questo che abbiamo visto i fazzoletti da taschino tornare sulla passerella ed essere ben esposti nelle vetrine delle boutique ancora una volta. Questi sono accessori dall’espressività unica e dallo stile stimolante, che riescono ad ottenere molto più delle cravatte, dei papillon e dei foulard con cui di solito sono abbinati.

Perché è così bello vedere i fazzoletti da taschino tornare con rinnovato vigore e vitalità? In parte perché i fazzoletti da taschino di alta qualità riescono a fare due cose fondamentali molto bene: danno a chi li indossa un’opportunità di esprimere la propria personalità – qualcosa a cui si dà molto più valore oggi rispetto al passato – e allo stesso tempo di dimostrare che non è necessario indossare chissà cosa per essere eleganti. Oggi, in questo mondo veloce e altamente competitivo, accessori come i fazzoletti da taschino aiutano coloro che vogliono farsi notare a raggiungere un livello di espressione, che li faccia sentire sicuri di sé, apparire sofisticati e occupare di tutto ciò che ha a che fare con eleganza, imperturbabile raffinatezza ed impeccabilità. Marchi di primo piano come Robertto’s creano fazzoletti da taschino tenendo tutto questo a mente, e forniscono ad individui eleganti e attenti al proprio stile un’ampia ed accattivante gamma di fazzoletti da taschino, disegnati ed illustrati magnificamente per permettere a persone dal gusto unico di spiccare.

L’epoca d’oro del Fazzoletto da Taschino

Quando si pensa ai fazzoletti da taschino, la mente torna automaticamente alle prime decadi del ventesimo secolo e a quelle elegantissime stelle del cinema sempre con i pantaloni perfettamente stirati, la brillantina sui capelli e mai senza un fazzoletto nel taschino. Cary Grant, James Stewart, Humphrey Bogart… questi uomini e i loro contemporanei portarono l’eccellenza sartoriale a nuove altezze e ebbero enorme influenza sulla moda maschile negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – sicuramente gli anni d’oro del fazzoletto da taschino. All’epoca, la moda maschile era piuttosto limitata: una buona impressione poteva essere data solo da un completo di ottima fattura… non c’erano altre opzioni. Per questo, accessori come i fazzoletti da taschino diventarono sempre più importanti per aggiungere dei tocchi distintivi e personali a delle mise altrimenti ordinarie. In parte, questo spirito creativo è anche la ragione della popolarità del fazzoletto da taschino oggi: chi indossa un fazzoletto da taschino vorrebbe tornare a ciò che sente essere dei tempi migliori per lo stile e l’eleganza, in cui avrebbe il vantaggio di una gran scelta di colori, forme, motivi e modelli.

Decenni in Disgrazia

Ovviamente, nessun grande accessorio può sempre essere di moda – semplicemente il mondo della moda non funziona così. Verso la fine degli anni Cinquanta, i fazzoletti da taschino cominciavano a perdere popolarità. Il look ribelle e controcorrente era tutto incentrato sui giovani uomini alla moda del tempo: dai vestiti da motociclista e il cappello di pelle di Marlon Brando in The Wild One ai maglioni e al ciuffo di James Dean in Rebel Without a Cause. Gli anni Sessanta portarono le cose ancora più in là – per gli adolescenti e i ventenni del tempo, il fazzoletto da taschino era diventato quasi l’emblema di un’altra generazione, associato con una moda e con dei valori rigidi e conservatori. Quando figure autorevoli, come Winston Churchill, continuavano a ripiegare il fazzoletto nel loro taschino, la gioventù voleva trovare un modo per ribellarsi.

Ma le cose sono forse sfuggite di mano negli anni Novanta. La cultura dei rave, lo stile trasandato e slargato dell’hip hop e del Britpop ha avuto un impatto enorme sulla moda under 40 e l’atteggiamento menefreghista era ovunque nella moda, sia maschile che femminile. Era inevitabile che ci sarebbe stata prima o poi una reazione.

La lotta contro questo stile è cominciata nel mondo della musica pop, quando famosi rapper e popstar esploravano look nostalgici ed eleganti ispirati agli  stessi attori cinematografici degli anni Quaranta e Cinquanta, a cui la generazione precedente si era opposta così categoricamente. Abiti sartoriali apparivano nei video musicali e persino i più famosi della scena del rock iniziavano ad usare disinvoltamente fazzoletti da taschino e cravatte, ritornando sia con la musica che con il look alla breve parentesi mod degli anni Sessanta, caratterizzata da un piccolo gruppo di giovani musicisti e artisti britannici che indossavano esclusivamente completi attillati, cravatta e fazzoletti da taschino guidando una Vespa. I fazzoletti da taschino cominciavano a riapparire più spesso man mano che ci si avvicinava al nuovo millennio ed è proprio il cambio di secolo a vedere un esplosivo ritorno di questo elegante accessorio.

Il Ritorno

La prima parte del ventunesimo secolo ha visto il fazzoletto da taschino tornare con impressionante vigore. Figure della cultura pop elegante come James Bond indossavano fazzoletti impeccabili e sportivi in forme nuove e più virili e programmi televisivi come Mad Men diventavano importanti argomenti di discussione – il personaggio di Don Draper ha forse contribuito più di qualsiasi persona reale a far tornare in voga il completo elegante accompagnato da fazzoletto da taschino nel prêt-à-porter. Anche stilisti come Tom Ford sono stati decisivi nel riportare i fazzoletti da taschino sulle passerelle e sulle copertine delle riviste degne di essere lette. Finalmente si parlava di nuovo della moda maschile in termini positivi, con Sinatra e i suoi citati insieme alle popstar in cima alla classifica. All’improvviso tutti si rifacevano all’epoca d’oro di Hollywood, a tutto veniva data una vena vintage e riportato al presente con entusiasmo. Ma perché?

Non è facile rispondere a questa domanda. Potrebbe avere a che fare con i movimenti giovanili del ventunesimo secolo, che volevano ritrovare una propria autenticità e rifiutare la cultura consumistica di massa, o con la forte enfasi messa sugli oggetti di lusso e l’artigianato – qualcosa che era mancato sicuramente nei decenni precedenti. Potrebbe semplicemente essere dovuto alla natura ciclica della moda, con lo stile anni Cinquanta ad essere l’ultimo ad ottenere attenzione nel nuovo millennio.

Ma personalmente pensiamo che sia molto più semplice di così: le persone si sono rese conto del fatto che i fazzoletti da taschino, con le loro decorazioni in seta, i loro orli cuciti a mano e i loro motivi affascinanti, sono bellissimi e dimostrano che l’unica cosa che importa è voler andare oltre e differenziarsi dalla massa.